GIANCARLO COSTA

Vincitore edizioni: 1998 in 2.02’.58” e 2000 in 2.06’.03”

 

1. “Una corsa, una montagna, una passione” è il nostro slogan: quali emozioni ti ha trasmesso la partecipazione a questa storica gara?

Da una corsa mi sono appassionato alla montagna. Questa è la sintesi migliore del mio rapporto con l’Ivrea – Mombarone. Lavoravo in Olivetti, avevo smesso con il calcio e andavo in snowboard. Adelmo Ricci (vecchio leone della corsa in montagna) lavorava con me e mi parlava sempre della Momba. Io gli dicevo che se mi mettevo a correre ne avrei fatto vedere delle belle in questa gara. Con il senno di poi è stato proprio così.

 

2. Qual è la componente più impegnativa della corsa Ivrea Mombarone, soprattutto per chi corre per vincerla?

Non ho mai corso per vincerla, ma per fare il miglior tempo possibile. La prima vittoria del 1998 in 2h02’58” è stata assolutamente inaspettata. Quella del 2000 in 2h06’ è stata quella della consapevolezza, ero reduce da diverse vittorie quell’anno tra cui anche quella nel Mondiale di Snowboard Alpinismo a Cervinia, comunque nessuno mi dava per favorito. Io ho controllato gli avversari fino a San Giacomo, poi da li alla vetta sono andato a tutta ed è andata bene.

 

3. Qualche consiglio, raccomandazione o incitazione a chi si appresta a prepararla per la prima volta?

Correre la Momba è innanzi tutto una sfida con se stessi e la montagna. Bisogna partire da Ivrea e arrivare in vetta, al monumento. Poi si pensa al tempo e alla classifica. Bisogna sempre pensare, anche nei momenti in cui la fatica prende il sopravvento, che siamo li per divertirci, pur soffrendo e faticando.

 

4. Perché consiglieresti a qualcuno di iscriversi alla corsa Ivrea Mombarone?

Per chi è di Ivrea perché è la gara di casa, il Mombarone si vede ogni giorno dalla città. Per chi corre perché è una classica “monumento” che non può mancare dal palmares di un corridore, con 45 edizioni e 102 anni di storia, nel 1922 la prima edizione.

 

GRAZIE DI CUORE

WE ❤️ MOMBA